Sono nata in un piccolo centro della Sardegna ed è proprio nella mia Isola che ho maturato, formandomi con uno stile del tutto personale, la mia esperienza artistica.

Il mio percorso artistico nasce 22 anni fa quasi all’improvviso e apparentemente per caso, ma ora so di poterlo definire un insight: tutte le esperienze “artistiche” vissute fino ad allora sono emerse condensandosi e orientandomi, in particolare, verso il linguaggio pittorico. Ora so, infatti, che la mia esperienza estetica affonda le radici nella mia infanzia nel momento in cui entrai in contatto con il paradisiaco mondo dei giardini e incontrai la fondamentale sostanza nutritiva quale è il colore oltre ai profumi, la luce, le variegate forme…

Pervasa dall’aura dell’incanto provato, che ancora mi accompagna, riesco, attraverso la pittura, a reiterare quella esperienza “mitologica” e sensoriale che continua a guidarmi in una cornice dove l’immersione visiva e tattile nella consistenza dei pigmenti e del colore diventano tramite tra materia e forma, tra ideale e reale.

L’esperienza cromatica e le opere che da questa nascono sono divenute la mia cifra espressiva astratta: giardini, città, paesaggi, persone, sentimenti, emozioni e tutto ciò che rientra nel vissuto e nel vivente divengono proiezioni, rielaborazioni simboliche, archetipiche che prendono forma in una costante scrittura/pittura autobiografica.

Le mie opere nascono come visioni che talvolta scorrono sul filo della memoria generando l’elaborazione di una mitobiografia, di una storia che molteplici altre ne comprende, di una narrazione a più voci, di riemersioni che si presentano sotto forma di immagini e sulla tavola prendono e assumono altra vita da consegnare a chi osserva, creando spazi di relazione nei quali si attivano processi di identificazione e rispecchiamento.