DovāĆØ Abele, tuo fratello?ā chiese il Signore. āNon lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?ā rispose Caino. Chi ĆØ CAINO? Caino ĆØ un bambino nato alla fine degli anni ā80 in un piccolo paese umbro, un luogo dove i giorni sembrano scorrere sempre uguali, ma dove i sogni trovano spazio tra libri e matite. Secondo di tre fratelli, ĆØ un ragazzo introverso, che ama disegnare e leggere. Avrebbe voluto frequentare lāIstituto Artistico, ma i suoi genitori lo convincono a scegliere un percorso piĆ¹ āsicuroā. CosƬ, si diploma con il massimo dei voti in un Istituto Tecnico e, anzichĆ© proseguire gli studi, decide di entrare presto nel mondo del lavoro. A soli 19 anni, inizia a lavorare in unāazienda tessile. Con dedizione e impegno, diventa programmatore e trascorre 12 anni immerso in un mondo di ritmi frenetici e richieste incessanti. In quegli anni, abbandona il disegno, ma coltiva una nuova passione: il cinema. Nel 2019, sopraffatto dalla routine e dallo stress, prende una decisione che gli cambierĆ la vita. Lascia il lavoro e parte per il Kosovo come volontario. Ć lƬ che, per la prima volta, si trova di fronte alla povertĆ assoluta: famiglie senza nulla, anziani dimenticati, bambini che vivono in condizioni disumane. Il ponte di Mitrovica, ancora presidiato dai caschi blu dellāONU, diventa per lui il simbolo di un odio mai sopito. Quel viaggio lascia un segno profondo, ma anche un desiderio di raccontare. Poi arriva il lockdown del 2020. Con il mondo fermo e il tempo finalmente dalla sua parte, riscopre lāarte, questa volta attraverso lāobiettivo di una macchina fotografica. Le immagini che scatta portano con sĆ© la memoria di ciĆ² che ha visto e vissuto. Ogni foto diventa un frammento di storia, una finestra su una realtĆ che spesso scegliamo di ignorare. Ma ĆØ dopo un evento drammatico ā unāischemia e un intervento al cuore ā che comprende davvero cosa significa vivere. Non ĆØ il denaro, ne tantomeno il successo, a dare senso allāesistenza, ma il tempo. E il tempo ĆØ troppo prezioso per essere sprecato in una vita che non lo appassiona. CosƬ lascia il lavoro sicuro e si getta nel mondo della fotografia, viaggiando in Islanda, Giordania, Scozia e oltre. La sua arte non ĆØ fatta solo di paesaggi, di luoghi, ma di volti, storie, sofferenze e speranze. I dimenticati del mondo diventano i protagonisti dei suoi scatti, un racconto visivo che ha dato vita al suo progetto piĆ¹ ambizioso: PERSONNE[s]. Quindi chi ĆØ CAINO? CAINO siamo tutti noi. Siamo noi quando scegliamo il silenzio davanti allāingiustizia, quando lasciamo che lāindifferenza vinca sullāempatia, quando dimentichiamo il valore dellāaltro. Ma CAINO ĆØ anche una voce. Una voce che ha scelto di raccontare il mondo attraverso le immagini, per ricordarci chi siamo e chi potremmo essere. PerchĆ© lāarte non puĆ² cambiare il passato, ma puĆ² illuminare il presente e costruire il futuro.
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